Il bilancio del presidente Forcellini: "Un evento patrimonio per il Paese. Ora al lavoro per un’edizione 2023 indimenticabile" Il direttore del torneo Costa: "Servizi da circuito maggiore"
Un esame superato per l’ennesima volta a pieni voti, da cui trarre la spinta a guardare subito avanti mossi dal desiderio di scrivere una pagina di storia. La “rinnovata stabilità” di cui aveva parlato il Segretario di Stato al Lavoro e allo Sport, Teodoro Lonfernini, in sede di presentazione degli Internazionali di Tennis San Marino Open (ATP Challenger Tour, montepremi € 67.960) è un obiettivo dimostrato dai fatti, e poco importa che sia sfumata di un soffio l’auspicata finale tutta italiana (manca dal 2013) visto che domenica sera erano comunque gremiti gli spalti del Centro Tennis Cassa di Risparmio, regalando un’atmosfera speciale, come evidenziato dagli stessi finalisti, il russo Pavel Kotov che ha iscritto il suo nome nell’albo d’oro e il Next Gen azzurro Matteo Arnaldi.
“Siamo molto soddisfatti, perché ancora una volta gli Internazionali di Tennis hanno confermato di essere evento importante per San Marino - sottolinea Christian Forcellini, presidente della Federazione Sammarinese Tennis, nel tracciare il consuntivo della manifestazione appena andata in archivio -, tanto seguito dal pubblico e al quale anche gli stessi protagonisti tengono in modo particolare. E un evento, non mi stancherò mai di sottolinearlo abbastanza con orgoglio, tutto sammarinese dal punto di vista organizzativo. Dopo il ritorno del 2021, edizione sicuramente atipica poiché dovevamo ancora fare i conti con la pandemia che gioco forza ha frenato alcuni aspetti, compresa la partecipazione di spettatori, quest’anno, di fatto senza limitazioni, era il primo vero banco di prova. E il pubblico ha risposto in maniera splendida: abbiamo registrato circa 10mila presenze complessive durante l’intera settimana ed è un dato significativo, tanto più che sono uscite alcune delle principali teste di serie del torneo nei primi turni e sono andati avanti tennisti magari meno di grido ma conosciuti dai tifosi e seguiti con passione dai tifosi giorno dopo giorno. Personalmente sono davvero contento: ha dimostrato tutto il suo potenziale questa manifestazione, che non è solo sportiva, ma anche a carattere turistico, con il coinvolgimento delle strutture alberghiere, e quindi economico a tutto tondo, insomma un patrimonio dell’intero nostro Paese, come indica del resto il fattivo impegno delle Segreterie di Stato allo Sport e al Turismo, che ringrazio. Ringraziamenti che estendo a una figura chiave come Mahena Abbati, direttore generale della nostra federazione”.
Le fasi finali del torneo hanno ricordato come il Centro Tennis Cassa di Risparmio sia stadio in grado di accogliere grandi eventi. “Questo impianto è un fiore all’occhiello del nostro Paese – afferma Forcellini –. Stiamo facendo tutto il possibile per rendere ogni spazio disponibile e con la miglior fruibilità. Dai giocatori sono arrivati complimenti per la struttura, veramente completa: oltre ai campi, in terra e cemento, coperti nei mesi invernali, abbiamo una palestra, un centro di fisioterapia, un ristorante, insomma tutto quello che è necessario per svolgere al meglio una programmazione adatta per qualsiasi tennista. Tornando al Centrale, in tanti ce lo invidiano: non è da tutti avere un’arena con quasi tremila posti, che può tranquillamente ospitare un evento ATP Tour 250, come del resto già avvenuto in passato. Di questo andiamo fieri e al contempo deve spingerci a far crescere il torneo anno dopo anno per riportare in futuro il grande tennis del circuito maggiore”.
Ha di che sorridere, in sede di bilancio, anche il direttore del torneo, Alessandro Costa, soffermandosi sugli aspetti tecnici. “In conferenza stampa avevamo evidenziato la presenza di alcuni Next Gen italiani e Matteo Arnaldi ha risposto presente, spingendosi sino alla finale - dichiara Costa, romano ma impegnato in prima persona nello staff degli Internazionali da più di trent’anni tanto da ricevere martedì 9 agosto l’onorificenza del Gran Magistero di Sant’Agata – Il giovane di Sanremo sta facendo un’annata incredibile e mi fa piacere perché è un bravissimo ragazzo, al quale auguriamo di ripercorrere le gesta del danese Holger Rune, vincitore qui nel 2021 e adesso tra i primi 30 del mondo. Proprio dodici mesi fa Kotov era stato la rivelazione, da lucky loser si spinse fino ai quarti lottando con Cecchinato. I due si sono ritrovati di fronte stavolta in semifinale e Marco è arrivato vicinissimo a vincere di nuovo, prima di accusare un black-out che gli è costato la partita. Questa situazione ha dato carica e morale al russo, che in finale ha saputo far suo un match equilibrato, deciso da pochi punti: Matteo ha avuto chance nel tie-break del primo set e nel 4-4 del secondo ha mancato tre palle break. Complimenti dunque a Kotov, protagonista di una settimana in cui ha dimostrato più continuità degli altri giocatori. E il suo ‘Amo San Marino’ nei ringraziamenti durante la premiazione sono un bel riconoscimento. Così come un motivo di soddisfazione sono gli apprezzamenti di giocatori, supervisor ATP e addetti ai lavori nei confronti dei servizi che offriamo e dell’organizzazione nel complesso, definiti da loro stessi all’altezza di un torneo del circuito maggiore. Inoltre, aspetto non secondario in termini di visibilità e ritorno d’immagine al Paese, abbiamo garantito quattro giorni di diretta dei match su Rai Sport e San Marino Rtv, copertura televisiva di cui nessun Challenger gode”.
A rendere il quadro ancora più roseo è il momento positivo del tennis del Titano. “Come federazione il nostro compito è quello di creare giocatori – ricorda il numero uno della Federtennis sammarinese, parlando pure da vice presidente del Comitato Olimpico - anche per rispondere alle convocazioni per le manifestazioni internazionali a cui partecipa il Cons, come i Giochi dei Piccoli Stati, in calendario nel 2023, e i Giochi del Mediterraneo, svoltisi fra fine giugno e inizio luglio in Algeria. In Coppa Davis, dopo averla sfiorata lo scorso anno, abbiamo centrato la promozione al Gruppo 3 e siamo contenti per la squadra e tutto il movimento. Sul fronte femminile stiamo lavorando su un gruppo di ragazze assai promettenti e per questo ho annunciato l’intenzione di partecipare alla Billie Jean King Cup, avventura che meritano le nostre giocatrici. Ne approfitto per ricordare che proprio pochi giorni fa Talita Giardi ha vinto un torneo Tennis Europe under 14 in Moldavia, la prima sammarinese a riuscire in tale impresa”.
Adesso la mente va già all’edizione 2023. “Festeggeremo il trentennale, anniversario tutt’altro che scontato per una manifestazione sportiva, per cui la federazione e le stesse istituzioni vogliono fare qualcosa di importante. Dalle notizie in nostro possesso è in arrivo una rivoluzione per le regole dei challenger e degli ATP World Tour, che dovrebbe essere ufficializzata dopo gli US Open, quindi attendiamo di capire che cosa succederà. Abbiamo intenzione di far crescere il torneo e penso che il prossimo anno sia l’occasione giusta per farlo e trovare uno spazio di rilievo nel calendario ATP portando di nuovo il grande tennis a San Marino: un Centrale del genere, l’organizzazione rodata e la storia di questo evento meritano di avere in Repubblica campioni di alto livello, come già avvenuto in passato. Per fare questo occorre comunque uno sforzo, facendo davvero sistema come Paese nelle varie componenti. Con la speranza – l’auspicio conclusivo di Christian Forcellini - che sia veramente un’edizione che lasci il segno, da ricordare nella nostra storia sportiva”.